RIDURRE IL CONSUMO DI SALE SI PUÒ E SI DEVE

Dal 12 al 18 maggio si svolge la Settimana Mondiale per la Riduzione del Consumo di Sale, un’importante occasione per sensibilizzare la popolazione sui rischi legati all’eccessivo apporto di sodio nella dieta quotidiana. L’iniziativa punta a diffondere informazioni, incoraggiare buone pratiche alimentari e sollecitare interventi da parte di governi e industrie alimentari.
Il consumo eccessivo di sale è uno dei principali fattori di rischio per l’ipertensione arteriosa, una condizione che può portare a infarti, ictus e insufficienza renale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’assunzione raccomandata è inferiore ai 5 grammi al giorno, ovvero meno di un cucchiaino da caffè, ma nella maggior parte dei paesi si superano abbondantemente questi livelli, spesso senza esserne consapevoli.
Infatti, circa il 75% del sale che consumiamo non proviene dalla saliera ma è “nascosto” in alimenti trasformati come pane, salumi, formaggi, snack e piatti pronti.
Ridurre il sale nell’alimentazione quotidiana è più facile di quanto si pensi mettendo in pratica queste semplici azioni:
1. Al supermercato, controllare le etichette e scegliere gli alimenti con meno sale aggiunto (meglio se contenenti meno di 0,3 g di sale per 100 g di prodotto);
2. In cucina e a tavola, insaporire i piatti facendo un ampio utilizzo di erbe e di spezie in base ai propri gusti piuttosto che utilizzare sempre e solo il sale;
3. Limitare l’acquisto di alimenti pronti al consumo e preferire assolutamente i prodotti freschi che, per lo più, hanno un contenuto di sale molto basso;
4. Cucinare la pasta, la verdura e i legumi con sempre meno sale e insaporirli utilizzando spezie e erbe aromatiche;
5. Scolare e risciacquare accuratamente verdure e legumi in scatola prima di consumarli.
Il consumo di sale è un’abitudine quotidiana diffusa e proprio per questo rappresenta il veicolo ideale per l’assunzione di iodio al fine di prevenire o correggere la carenza di iodio che anche in Italia è piuttosto diffusa. Attraverso il sale iodato, quindi, si contribuisce alla prevenzione di carenze nutrizionali nella popolazione. Il sale iodato ha le stesse caratteristiche e lo stesso sapore del sale comune e va utilizzato a tutte le età e in tutte le condizioni fisiologiche in sostituzione del sale comune. Pertanto è opportuno usare quotidianamente poco sale, ma iodato.
Nell’ambito della campagna “Meno sale, ma iodato”, promossa dal Ministero della Salute e dalla Regione Lazio, il Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (S.I.A.N.), insieme alle scuole aderenti del territorio, ha contribuito alla realizzazione del ricettario “Le ricette per la salute, +Iodio-Sale” finalizzato alla promozione di una adeguata nutrizione iodica e alla riduzione del consumo di sale.
Utilizzare poco sale, ma iodato, è un piccolo gesto quotidiano che può fare una grande differenza per la salute di tutti noi, contribuendo alla prevenzione di disturbi legati alla carenza di iodio in modo semplice, sicuro ed efficace.

Dott. Federico Nigro, Dirigente biologo
Dott.ssa Rita Massimino, Dietista
Dott.ssa Claudia Onori, Dietista
Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione
Dipartimento di Prevenzione ASL ROMA 3

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