SPDC Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura

Direttore

Dr. Pietro Petrini

Via Passeroni, 28 –  00122 Roma

Email psichiatria.grassi@aslroma3.it

Telefono 0656482020

ATTIVITA'

Presentazione

Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, SPDC “Paola Sarro”, situato nell’Ospedale G.B.Grassi, è una struttura sanitaria del DSM (Dipartimento Salute Mentale), dove vengono affrontate e curate situazioni di “crisi acuta”.  Il reparto accoglie persone che presentano difficoltà psichiche particolarmente elevate che richiedono una presa in carico totale e l’adozione di interventi terapeutici realizzabili solo in una struttura ospedaliera.

Nel Reparto Psichiatrico, oltre alle necessarie cure farmacologiche, si eseguono gli accertamenti diagnostici e i trattamenti terapeutici in base alle necessità e allo stato di ogni singolo utente.

Il servizio opera in collegamento con le altre strutture del DSM, con gli altri reparti ospedalieri e fornisce consulenze specialistiche.

Compito del SPDC, inoltre, è quello di lavorare in collegamento con l’equipe territoriale per concordare l’eventuale presa in cura del paziente dopo la degenza ospedaliera.

L’ Unità Operativa comprende anche i seguenti servizi:

Modalità d'accesso al SPDC

Al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura possono accedere, su indicazione del medico del Centro di Salute Mentale, dalla Guardia Medica (118) o del Medico di Medicina Generale e rivolgendosi prima al Pronto Soccorso (D.E.A.) dell’Ospedale Grassi, tutti coloro che risiedono nel XIII Municipio e nel Comune di Fiumicino.

Per legge il Reparto Psichiatrico dispone di 13 posti letto per ricovero volontario o in regime di Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O.). Nel caso in cui, al momento del ricovero, il reparto risultasse al completo, il Medico di turno avrà cura di trasferire il paziente presso il SPDC di un altro Ospedale che avrà dato disponibilità di posto letto.

Attività

Durante il ricovero si ha la possibilità di partecipare anche ad altre attività del Reparto

Ortoterapia

Il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura “Paola Sarro” è esempio unico in Italia per il suo progetto di ortoterapia svolto con i pazienti in fase acuta. Questa “terapia”, distinta da una terapia in senso classico, ha come obiettivo promuovere la riabilitazione psicologica, motoria e sensoriale dei pazienti invitandoli alla socializzazione e all’integrazione sociale. Coinvolgere le persone in un’attività fisica, in un lavoro di cura delle piante e di contatto con la terra stimola le capacità percettive e sensoriali, accresce la fiducia in se stessi con un’attenzione alla dimensione estetica e sensoriale rilassante. Attraverso il contatto con la terra e l’osservazione di forme, colori, ombre e luci dei vegetali, il giardino trasmette sensazioni rilassanti, si scaricano le tensioni con l’attività fisica, si stimolano le capacità percettive, mentre quelle affettive vengono attivate dal prendersi cura di una pianta. Si trova o ritrova fiducia nelle proprie capacità di far vivere e crescere un essere vivente, e si sperimenta un metodo di lavoro che consente  di raggiungere un obiettivo e prendere coscienza di poter cambiare il paesaggio in cui si vive. Impegnare i pazienti in un lavoro di gruppo assistito, che favorisce il sostegno fra pari come significativo fattore terapeutico, permette di superare le diffidenze, offre le opportunità di interazione e di condivisione di interessi comuni. Entrando in contatto con la natura i pazienti imparano non solo a prendersi cura dello spazio verde ma anche di sperimentare esperienze condivise confrontandosi con gli altri e esplorando nuove relazioni, raggiungendo i nuovi obiettivi. Il progetto fornisce una varietà di processi e di benefici che migliorano la qualità della vita poiché attivano i fondamentali processi di integrazione sociale e di abilità lavorativa aumentando nei pazienti le capacità di adattamento favorendo il loro potenziamento cognitivo ed emozionale.

Paola Sarro

Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura porta il nome di Paola Sarro in memoria alla nostra collega che guidata sempre da grande passione nell’affrontare i problemi della sua professione e mossa dal suo impegno civile entrò in contatto con un’associazione internazionale non governativa, “Terre des hommes” che fornisce aiuto diretto all’infanzia in difficoltà, senza discriminazioni di ordine politico, razziale o religioso. All’epoca, aveva elaborato un progetto che affrontava soprattutto il problema dei traumi post-bellici. Il campo di azione era, in particolare, il Kosovo stremato dagli orrori della guerra e della “pulizia etnica”, in cui l’Associazione si proponeva di fornire un sostegno alla clinica pediatrica della Casa della Salute di Pristina. Qui Paola Sarro avrebbe dovuto avviare un programma di studi e di cure dei bimbi vittime dei traumi causati dalla guerra e dall’abbandono. Il giovane medico aderì con slancio all’iniziativa di solidarietà internazionale; sentiva la propria attività come una missione per dare aiuto ai tantissimi bambini che gli eventi, la povertà e la guerra avevano ferito gravemente nel corpo e nell’anima. Il recupero di questi giovani ad una vita serena e normale era il suo scopo. Sapeva che sarebbe stato un viaggio difficile e che avrebbe corso molti rischi in quella zona, ma non ha esitato a viaggiare su qualsiasi tipo di aereo pur di giungere nei luoghi e presso i giovani che le erano stati affidati. Quel viaggio dell’Atr42 dell’ONU si concluse però tragicamente a Pristina il 12 novembre 1999 : l’aereo si schiantò contro la vetta del Monte Piceli. Vi trovarono la morte i componenti dell’equipaggio e 24 persone di varia nazionalità che, tutti, si recavano in Kosovo in missione umanitaria. A Pristina esiste oggi il “Centro di salute mentale per bambini ed adolescenti”, intitolato a Paola Sarro, l’unico che si occupa di questo problema nell’intero Kosovo.

COME ARRIVARE